Luci per foto da studio

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Progettare e realizzare foto in studio (o, per gli amatori come me, in casa) non è un compito così facile come sembrerebbe.
Se si lavora in casa, bisogna trovare lo spazio, eliminare gli sfondi (solitamente oggettistica, mobili e quant’altro che nulla c’entra con la foto), trovare eventualmente spazio per i fondali, reperire e definire le luci.

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Le luci….
Questo è uno dei problemi più grossi, sopratutto se si hanno in testa delle idee specifiche su come rappresentare gli oggetti che si vanno a fotografare.
In casa non si disporrà certamente dell’assortimento necessario di sorgenti luminose, riflettori e quant’altro.
In realtà, poi, illuminare bene un oggetto è un compito difficile che richiede buona tecnica ed esperienza.
In effetti l’illuminazione del soggetto è l’aspetto più importante di tutto il procedimento.

Alcuni accorgimenti “casalinghi” possono fornire soluzioni e migliorare il risultato finale del lavoro.
Posso suggerire uno di questi accorgimenti , certamente non nuovo ne inventato da me, che può dare risultati interessanti in funzione del tipo di fotografia e può comunque aiutare a migliorare l’illuminazione dei soggetti.

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Solitamente fotografare in casa (come in studio) richiede l’uso di un cavalletto; quindi si può lavorare con tempi di esposizione lunghi.
Si può perciò approfittarne per “dipingere” la luce sull’oggetto usando il piccolo fascio di luce di una pila: passandolo più volte sui punti che si desidera rendere visibili o meglio illuminati, oppure sulle ombre che si vogliono cancellare.
Il fascio di luce non dovrebbe essere troppo concentrato: tipicamente una pila normale ha un fascio molto luminoso al centro che degrada verso l’esterno del cerchio e ben si presta perchè permette di ottenere una morbida transizione tra zone illuminate e no.

Ovviamente, perchè si possa ottenere il risultato voluto, bisogna utilizzare un tempo di esposizione molto lungo: diversi secondi, che sono necessari per potere muovere la pila, il pennello, sulle zone da illuminare.

Se si opera al buio, le pennelate di luce sveleranno parte del soggetto permettendo di ottenere buoni effetti di chiaro-scuro.
Se si opera con più luce, le pennellate permetteranno di mascherare ombre e/o correggere l’illuminazione di alcune zone.
Nella foto realizzata con piena luce, la pila è stata usata per illuminare la zona della leva dell’autoscatto, che era in ombra.

Scattando con il cavalletto si possono fare diverse prove senza muovere la macchina fotografica; se questa è collegata al PC, ancora meglio.
E’ possibile poi prendere gli scatti e fonderli assieme…..
Ma di questo vi parlo un’altra volta.

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