Il matematico e il detective

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L’ho trovato sul banco delle novità in libreria ai primi di settembre.
Devo dire che sono rimasto incerto per un po’ se prenderlo o meno, poi la curiosità ha avuto il sopravvento.
Il libro dal titolo italiano “il Matematico e il Detective” di Keith Devlin e Gary Lorden, pubblicato da Longanesi nella collana “La lente di Galileo” diretta da P. Odifreddi, trae spunto dal successo dalla serie di telefilm “NUMBERS” per parlarci di come in realtà la matematica interagisca col sistema giudiziario.
Ho visto diversi episodi della serie è li ho trovati interessanti, quanto meno un po’ diversi dal solito anche se infarciti delle ricette standard tipo buono-che risolve tutto-contro cattivo-(magari terrorista).
La diversità della serie sta nel fatto che il finale felice dell’episodio non nasce solo dall’impiego della forza, ma principalmente dall’impiego delle capacità intellettuali rappresentate dalla conoscenza e dal genio matematico del personaggio Charlie Eppes, professore di matematica e fratello di Don Eppes, agente speciale FBI.
Per la verità, in alcuni episodi, certe soluzioni e tecniche adottate mi sono sembrate assurde o esagerate.
Mi domandavo se ciò nascesse da mia scarsa conoscenza, abbinata alla semplificazione che i ritmi dei telefilm impongono, o se fossero espedienti narrativi per tenere vivo il tema centrale della seria.
Alla fine, la curiosità ha fatto propendere per l’acquisto del libro.
Per quanti sforzi facciano gli autori di libri divulgativi, il risultato è sempre in bilico tra l’essere troppo ostico per i digiuni e l’essere semplicista per gli esperti; non di rado si raggiungono entrambi i risultati non voluti.
In questo caso l’obbiettivo del libro ha forse semplificato il lavoro agli autori; essi hanno in realtà, prendendo spunti dai vari episodi della serie, presentato una panoramica delle tecniche matematiche utilizzate a supporto del sistema inquirente e giudiziario.
Nel presentare questi temi, hanno introdotto in modo semplificato, e perciò accessibile ai più, i fondamenti di queste tecniche, senza la pretesa di spiegazioni approfondite. Esposizioni di diversi casi giudiziari, al di fuori del contesto della serie, aiutano poi gli autori a sottolineare l’importante ruolo che la matematica ha nella vita odierna in questo settore.
La lettura è risultata facile e scorrevole e alla fine ho avuto la risposta che cercavo; la cosa mi invoglia ad approfondire alcuni argomenti.
Devo aggiungere che, al di là del tema trattato, mi ha colpito l’attenzione e il peso che gli autori pongono al problema del terrorismo. Essendo che gli autori dichiarano di avere agito alcune volte come collaboratori della NSA (il potentissimo ente USA per la sicurezza), rimane il dubbio se questa attenzione sia di ruolo o sia effettivamente così alta negli USA.
Se l’approccio della lettura è quello di saperne un po’ di più rispetto a quello che gli episodi dei telefilm ci lasciano intravedere, la spesa dei 18,60 € può valerne la pena.

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